Chiesa_Castel_Giorgio

La Pala di Castel Giorgio.

Nel corso del 1953 Fernando Lombardi ottiene l’incarico di realizzare una grande pala d’altare (olio su tela, cm 180 per 282) per la chiesa parrocchiale di San Pancrazio Martire a Castel Giorgio (Terni). E’ lo stesso artista che ci racconta i dettagli dell’esecuzione: “ Nel gennaio del c.a. fui incaricato di eseguire un bozzetto per una pala di altare, tema per la composizione, “L’Assunzione di Maria Vergine”, alla base del quadro, San Giorgio e San Pancrazio, all’orizzonte il panorama del paese. Nel bozzetto, come nell’esecuzione dell’opera, fui dominato dall’idea di condurre la parte superiore del quadro con la Madonna troneggiante, in un’atmosfera eterea e spirituale, la parte inferiore in netto contrapposto, con le due figure condotte con maggiore realtà e vigore, basandomi su colori vivi, chiaroscuri evidenti, e ricchezza di particolari. Pur rimanendo fedele alla mia personalità, cercai di darle al massimo  un’impronta tradizionale, tenendo conto dei concetti moderni della pittura, con l’obiettivo principale di esprimere al massimo la religiosità. La Madonna in atteggiamento ispirato è irradiata di luce, una corona di angeli in atteggiamenti svariati, delineano la zona luminosa, esprimendo la gloria e il trionfo nel Regno dei Cieli, più evidenti i laterali poggianti sulla nuvola, gli altri fino all’estremità del quadro, son fusi gradualmente nell’atmosfera. Una grande nuvola suddivide la composizione superiore, eterea, spirituale e quella sottostante ove figurano i due santi in atteggiamento di venerazione e devozione. Il San Giorgio ritratto nella figura di guerriero, impugna con la mano sinistra la spada che ha colpito il drago. All’orizzonte è dipinto il paesaggio attuale di Castel Giorgio, con la chiesa parrocchiale a destra. Il San Pancrazio, giovinetto in vesti romane è eseguito nel’atto di inginocchiarsi con le braccia protese verso la Madonna, in esso ho voluto mettere in evidenza una maggiore venerazione, ai suoi piedi è adagiato un cuscino rosso con sopra la palma del martirio.”

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